26 ago 2010

Diario di viaggio 9 - estate 2010

10 agosto
La capitale ittita è su una collina poco distante dal campeggio. L’area è piuttosto estesa e dunque si visita con il proprio mezzo o prendendo parte ad una escursione che vi verrà proposta poco prima dell’ingresso. Il percorso è comunque circolare e i punti visita ben segnalati. Nella parte iniziale oltre alla ricostruzione di una piccola porzione delle mura, non si vede molto se non l’impianto generale del palazzo e di abitazioni di cui rimangono solo i sassi perimetrali o poco più. Ci vuole una buona dose di immaginazione per ricostruire mentalmente come poteva essere organizzata questa grande città. Gli scavi tuttora continuano su tutta l’area. Si notano in più punti scolpite nella roccia alcune statue animali e vasche. La famosa porta dei leoni, quanto di più interessante presente attualmente, è in restauro e uno dei leoni è circondato da una impalcatura. Nella parte alta della collina, a ridosso delle mura superiori, un lungo passaggio a triangolo formato da grosse pietre incastrate porta all’esterno della città. Dall’alto il panorama spazia sui pochi resti delle abitazioni fino al palazzo del Re e alla basilica bizantina. Lungo il percorso alcune iscrizioni cuneiformi peraltro abbastanza consumate.
Lasciata Bogazkale, a Sungurlu la D190 ci porta diritti a Kirikkale e da qui sull’autostrada per Ankara. Il traffico si infittisce notevolmente con l’avvicinarsi alla capitale. Le prime luci del tramonto ci annunciano le periferie di Istanbul. Ci lasciamo l’Asia alle spalle attraversando il trafficatissimo ponte sul Bosforo ( Bogaziçi Koprosu). Scendiamo ad Ortakoy costeggiando il Bosforo arriviamo all’area di sosta in Kennedy Caddesi sul mare e poco distante dal Topkapi e Sultanahmet. Un giro notturno verso le grandi moschee conclude questa stancante giornata.