13 giu 2010

Santorini - Un vulcano in mare

Santorini dall’alto ci appare in tutta la sua spettacolarità. La caldera si vede ben definita con il vulcano di Nea Kameni al centro. Le prime luci della sera indicano le tante case a strapiombo sulla roccia lavica.Atterriamo all’aeroporto dove troviamo ad attenderci George , della "Pension George" ( per una volta abbiamo prenotato dall’Italia le prime quattro notti !). Ci porta a Karterados, un tranquillo villaggio a 20 minuti di camminata da Fira. La sistemazione è ottima, di quelle da consigliare, con bella camera a volta di botte cucina e piscina per tutti gli ospiti. La gentilezza di George,greco, e della moglie inglese saranno per noi un bel ricordo di questo viaggio.Santorini è un’isola così particolare che, nonostante molto turistica, presenta un fascino unico non riscontrabile nelle altre isole da noi visitate.
Da visitare possibilmente fuori stagione, evitando il mese d’agosto a causa delle frotte di turisti che vi giungono. Noi ci siamo venuti tra la fine di giugno e i primi di luglio e la situazione era molto buona. La presenza del vulcano si nota in tutti i momenti.  Dagli strati di lava e pomice che "colorano" le alte falesie, agli isolotti di Nea Kameni, Palea Kameni e Thirassia, come anche dai vigneti delle cinque aziende vinicole. Il terreno vulcanico ricco si sali favorisce le coltivazioni e rende la terra fertile.L’isola era un tempo rotonda, e osservando la cartina lo si desume facilmente, ma un’eruzione violentissima nel 1650 a.c. ne fece sprofondare il centro lasciando posto alla grande caldera orlata d’alte scogliere. Gli storici dicono che quest’eruzione distrusse l’intera civiltà minoica. La potenza dell’esplosione raggiunse Creta e la vicina isola di Anafi fu investita da altissime onde. Qualcuno fa risalire a Santorini l'antica Atlantide. Successivamente altri terremoti colpirono e modellarono l’isola. Nel 286 a.c. si crea l’isola di Thirassia, nel 197 a.c. affiora Palea Kameni, nel 1707 fu la volta di Nea Kameni. L’ultima eruzione è del 1956 quando un forte terremoto distrusse parte dei villaggi di Fira e Oia lasciando sotto le macerie centinaia di persone. Varie piccole scosse continuano ancora oggi. Sull’isola di Nea Kameni è possibile arrivare alla bocca del vulcano.

Lo spettacolo dei villaggi di Fira, Firostefani, Imerovigli e Oia abbarbicati sulla roccia lavica in precario equilibrio è uno spettacolo che non si può dimenticare. Così come non si può dimenticare il tramonto sulla caldera visto da Oia; un rito che viene seguito da turisti e viaggiatori tutti i giorni.Fira è il centro principale dell’isola e nonostante sia decisamente turistica e commerciale con i suoi molti negozi di orafi, è una cittadina con un grande fascino per la sua posizione, per gli scorci che offre e per le sua strette vie in cui piacevolmente perdersi che dal tardo pomeriggio si animano e si colorano.Una stupenda passeggiata sul bordo della caldera parte da Fira per arrivare a Oia passando per Firostefani e Imerovigli. Conviene arrivare a Imerovigli a piedi, poi da qui prendere l’autobusche ci lascia a Oia giusto in tempo per godersi il tramonto.La stradina è tutta la sole quindi munirsi di creme solari o effettuare il percorso nelle ore più fresche.Un’altra escursione irrinunciabile è quella che ci porta la vulcano. Si scende al porto turistico di Fira Skala attraverso una lunga e suggestiva strada che con vari tornanti ci consente di superare il notevole dislivello.
Il percorso può essere effettuato a piedi come abbiamo fatto noi oppure con gli asinelli. In altrnativa la moderna tecnologia ci mette a disposizione una funicolare.Dal porto partono numerose barche che ci portano a Nea Kameni da cui con una passeggiata di circa un’ora si arriva alle bocche del vulcano ( il sole è fortissimo e la terra scotta !) tra roccia lavica e vapori sulfurei.
Quindi si va a Palea Kameni per concedersi un bagno alle Hot Springs, sorgenti calde ferruginose ( l’acqua è proprio color ruggine !).La tappa successiva è Thirassia dove ci si può fermare sul lungomare in qualche taverna oppure se non siete troppo stanchi consigliamo una bella escursione fino a Manoles, la hora, da cui si gode una splendida vista. La salita è faticosa ma ne vale la pena. Ottima taverna con vista alla prime case della hora.Per il ritorno si può scegliere se tornare a Skala o fermarsi a Oia. Noi abbiamo optato per questa seconda ipotesi ma sappiate che in questo caso dovete affrontare un’altra bella scalinata per raggiungere il villaggio alto sulla scogliera. Una giornata per noi indimenticabile che si conclude con un altro splendido tramonto sulla caldera e una deliziosa cena al Thomas grill.Da Oia numerosi e frequenti autobus ci riportano a Fira e Karterados.Infine gli scavi dell’antica Akrotiri. Deludenti per quanto ci riguarda. Si notano a malapena i muretti delle antiche case e nulla più. Transenne da tutte le parti a fronte di un biglietto d’ingresso eccessivamente esoso. I reperti sono al museo archeologico di Atene e qualcosa al piccolo museo di Fira che purtroppo non abbiamo visitato.Anche l’antica Thira posta su un’altura sopra Kamari,con resti ellenistici e romani,la lasciamo per la prossima volta. Domattina ci attende la barca per Anafi e non possiamo perderla.

Spiagge

Le spiagge non sono il piatto forte di Santorini, almeno per i nostri standard. Comunque ecco una selezione di quelle che conosciamo.

Kamari – bella spiaggia di sassolini e sabbia nera, mare bello. Attrezzata in parte con ombrelloni ed in parte libera ( almeno a fine giugno- primi luglio ).

Perissa – separata da Kamari dal promontorio dove domina l’antica Thira, ne è il naturale proseguimento. Spiaggia forse un po’ meno affollata.

Kokkini Ammos – detta Red Beach per il colore della roccia. Nei pressi di Akrotiri la si raggiunge con un buon sentiero breve sotto le rocce rosse. Bella spiaggetta di sassi.La spiaggia nera e rossa, le falesie rosse alla spalle ne fanno un posticino molto suggestivo. Piccola e un po’ affollata. Ombra garantita dagli ombrelloni in affitto.

Taverne

Ottima la taverna di Karterados " O Karterados" ( cucina tradizionale greca e gestione familiare).

A Fira numerose buone taverne dove mangiare a prezzi contenuti. Non ricordiamo i nomi ma sono tutte nel villaggio all’interno. Quelle sulla caldera naturalmente sono molto più care e in quanto a qualità non sapremmo dire.
A Kamari sul lungomare su mangia dell’ottimo gyros servito in piatto con una montagna di patatine e insalata.
Oia – prezzi più alti di Fira, fatevi guidare dal vostro fiuto. Noi ci siamo trovati bene da Thomas Grill, cucina tradizionale, grigliate e spiedini di carne.

By LuRosNET - Luglio 2002