3 lug 2010

Cipro: viaggio nell'isola di Afrodite divisa dal filo spinato

“Noi abbiamo tre problemi. Il primo è la divisione
dell’isola e l'occupazione turca,il secondo è
l’acqua, il terzo la presenza militare inglese”
Così ci diceva una guida cipriota conosciuta durante una gita a Pafos. L’isola è divisa dal 20 luglio 1974 quando l’esercito turco prendendo a pretesto un tentativo di destituzione mediante colpo di stato dell’allora Presidente Arcivescovo Makarios da parte della giunta dei colonnelli greci, invase la parte Nord del Paese occupandola militarmente. Fu un bagno di sangue con moltissimi civili e militari morti o scomparsi e di cui non si sa ancora nulla. Successivamente la Turchia proclamò la Repubblica Turca di Cipro Nord, non riconosciuta da nessun Paese tranne che dalla Turchia stessa. L’acqua è il secondo grande problema di Cipro.Nell’isola piove pochissimi giorni l’anno e l’acqua già dal mese di Aprile nelle abitazioni esce dai rubinetti a fasce orarie.


Questo non vale per i numerosissimi alberghi e resort dove invece l’acqua si spreca abbondantemente per innaffiare prati all’inglese e rigogliosi giardini. Il terzo problema infine la presenza britannica che data 1878-1960. Cipro dunque è stata colonia inglese e solo nel 1960 diviene Repubblica indipendente. Gli inglesi si tennero comunque due zone di extraterritorialità amministrate direttamente dall’autorità britannica anche sul piano della giustizia, a Dekelia e ad Akrotiri-Episkopi, più altre zone con basi radar. In tali basi vivono militari e famiglie. Nella base di Akrotiri si possono vedere le belle abitazioni, il campo di cricket e quello di rugby . Ma le basi non sono certo lì per ragioni turistiche. E allora basta andare verso Capo Greco nella zona est del Paese per vedere a debita distanza i sofisticati impianti radar con “le orecchie” rivolte verso il Medio Oriente, oppure  verso Pafos per vedere la collina spianata usata come pista di atterraggio di aerei militari. Tale presenza a quanto ci dice la stessa guida è piuttosto “ingombrante” e non vissuta molto bene dai ciprioti anche se ultimamente i rapporti con i militari sono migliorati. Altre forze militari straniere presenti sul territorio cipriota sono i caschi blu dell’Onu come forza di interposizione nelle zone cuscinetto e verso i check point.
Oggi Cipro è nella Comunità Europea dal 2004 e dal gennaio 2008 adotta l’euro come moneta. Oggi circa il 38% dell’isola è ancora occupata dalla Turchia e le due comunità divise dalla Green Line che qualcuno preferisce chiamare Linea di Attila dal nome del crudele condottiero Unno. Lefkosia (Nicosia) è ancora oggi una città divisa in due da una linea molto visibile fatta di sacchi di sabbia,filo spinato,posti di blocco e torrette delle rispettive polizie. Quartieri spezzati e famiglie disgregate che dopo l’invasione turca hanno dovuto forzatamente “traslocare” : i greco ciprioti ortodossi a sud e i turco ciprioti musulmani a nord. “Lefkosia ultima capitale europea divisa da un muro” recita un cartello posto al confine del Ledra Palace il noto check point della città. Passare da una parte all’altra comporta di fare la coda ( ne vale comunque la pena ) per ottenere il visto giornaliero dalle autorità turche e al ritorno la coda per la riconsegna dei visti e i controlli di routine delle autorità cipriote. Pensare di passare con auto a noleggio diventa impresa ancora più difficile in quanto non si è coperti da garanzie assicurative e dunque si necessita di assicurazione aggiuntiva. Tutto ciò avviene nella civile Europa.
I luoghi

Aya Napa
L’aereo atterra all’aeroporto internazionale di Larnaca dopo aver sorvolato la catena dei monti Todros e compiuto un largo giro sul lago salato a ridosso dell’aeroporto. Aya Napa dista da qui circa 45 km di veloce autostrada. La cittadina è piuttosto decentrata rispetto alle mete classico-culturali, ma risulta strategica per le belle spiagge e le camminate lungo il sentiero E4. Vi arriviamo durante le celebrazioni della Pasqua ortodossa, città in festa con gigantesche uova,galline e coniglietti con cestini sparsi nei vari angoli delle strade. La funzione pasquale nella chiesa di Pltateia Seferi ci dicono che duri anche fino a sette ore. I fedeli entrano più volte nella chiesa mentre un giovane prete ortodosso intona instancabile una litania, sull’altare altri preti baciano le a turno le icone dei santi. Nella piazza si preparano per la processione e i ragazzi sparano assordanti petardi. Poco sopra la piazza il Monastero costruito nel 1500 dai veneziani. Davanti alla porta d’ingresso un grande sicomoro che pare avrebbe 600 anni .Varcando la porta sud si entra in un’oasi di pace, con la bellissima fontana sormontata da una cupola moresca e il chiostro ornato di fiori e piante. Uscendo dalla porta nord si entra nel pieno della commercializzazione, con i pub allineati ed intervallati da discoteche ed anonimi ristoranti. Il Monastero è lì a presidiare l’unico spazio sfuggito all’industria del divertimento. Aya Napa da un punto di vista artistico non ha altro. Ciononostante in questa stagione risulta ancora vivibile e si può tranquillamente oziare al sole delle sue bellissime spiagge di sabbia bianca con qualche piacevole, anche su un po’ freddo, bagno nelle sue trasparenti acque. Ma noi siamo quelli che non riusciamo a stare fermi e dunque ecco pronti, zainetto in spalla, ad affrontare il meraviglioso sentiero costiero E4 prima verso Macronissi ( da vedere la necropoli greco-romana sull’isolotto) passando per la splendida Nissi Bay ( una lingua di sabbia che culmina con un isolotto e due spiagge da cartolina) e il giorno dopo verso Capo Greko. Macronissi dista da Aya Napa seguendo il sentiero circa 2,5 km, ma il sentiero prosegue sempre costiero in direzione Larnaka. Si passano belle spiagge e magnifici giardini degli immancabili resort e alberghi. Il transito all’interno è assolutamente consentito così come l’utilizzo delle spiagge private in qualche caso si invitano i “non residenti” all’utilizzo delle piscine magari usufruendo del servizio bar. Capo Greko invece dista circa 7 km. Questo percorso è il più bello in quanto più “selvaggio” dopo Grecian Bay spariscono gli alberghi e il sentiero corre tra roccette e spiagge sabbiose solitarie. Solo qualche piccolo chiosco nei pressi delle spiagge garantisce un minimo di refrigerio. Dopo Kermia beach ( bungalow ) si può affrontare l’ultimo tratto prima di salire a Capo Greko. Il sentiero volendo da qui prosegue , sempre costiero, fino alle spiagge di Protaras passando per Agios Anargyri e Konnos beach.
Protaras e Paralimni
Lunga fila di residence e mega alberghi. Lungo la strada costiera fervono i lavori di cementificazione selvaggia di case per accogliere frotte di turisti. Per fortuna qualche angolo di paradiso riesce ancora a sopravvivere in questo soffocante cemento. Vale la pana una sosta nelle belle e tranquille spiagge ( almeno fuori stagione) di Konnos beach, Agia Triada o la splendida baia di Mouzouri. Interessante da un punto di vista panoramico la visita ad Agios Anargyri.
Larnaka
Il traffico a Larnaca è piuttosto caotico, ciononostante riusciamo a parcheggiare sul lungomare , dove complice la calda giornata di sole , è bello passeggiare. Molti le tracce del passato in questa città. Impedibile è la visita alla splendida chiesa di San Lazzaro (900 d.C.), ricca di decorazioni bizantine. Appena fuori Larnaca nei pressi dell’aeroporto si estende il grande lago salato ai cui margini è custodito il piccolo gioiello della Moschea di Hala Sultan ( difficoltà a raggiungerla per mancanza di indicazioni). Tornando verso Limassol una deviazione ci porta al villaggio di Pano Lefkara, famoso per i suoi merletti ( i Lefkaritika) . Molte donne sull’uscio di porta vi inviteranno a visitare i propri piccoli atelier mostrandovi i preziosi lavori. Considerato il tempo di lavorazione per i merletti, diffidate di quelli troppo a buon mercato in quanto di provenienza dubbia. I prezzi sono volutamente “per turisti”, vista la concorrenza trattare è d’obbligo, ovviamente nei limiti del rispetto del lavoro altrui. Un’altra deviazione ci porta al monastero di montagna di Stavrovouni. Si sale a tornanti per una bella strada con stupende viste sulla piana circostante e verso il mare. Arrivati al parcheggio il monastero appare in tutta la sua imponenza. I numerosi gradini che ci separano dal monastero li possono percorrere rigorosamente solo gli uomini ( no calzoncini corti ). La fatica della salita è ripagata dagli affreschi della Chiesa e dal panorama. Nella chiesa non si può fotografare o filmare.
Pafos
Pafos dista circa 180 km da Aya Napa. Ci sono autobus di linea e gite organizzate con agenzie. Optiamo per questa seconda scelta in quanto ci forniscono una guida. La prima sosta è Kurium per visitare gli scavi e il teatro romano, la dipendenza di Eustolios e l’edificio dei Bagni pubblici. Lungo la strada costiera per Pafos due grandi scogli ci segnalalo il leggendario luogo della nascita di Venere, la dea dell’amore. Infine si arriva a Pafos una stupenda cittadina con un porticciolo molto animato , che unisce la bellezza di piccole spiagge con la ricchezza dei suoi reperti storici di un glorioso passato : la colonna di San Paolo, le tombe dei re e il palazzo di Dionysos, con i meravigliosi mosaici e la Panagia Chrysolpolitissa La visita a questi luoghi ci porta via qualche ora. Per vedere tutto con più calma certamente l’ideale è la possibilità di gestirsi autonomamente i tempi, cosa onn possibile se si opta per l’escursione organizzata. Per il pranzo si raccomanda uno dei numerosi ristoranti di pesce del porticciolo vicino all’area archeologica. Consigliamo il menù completo di pesce che consiste in numerose portate per un prezzo assolutamente accettabile.
Lefkosia / Nicosia
La visita a Nicosia/Lefkosia richiede l’intera giornata. La città vecchia, all'interno delle mura veneziane del XVI secolo, è la parte più interessante della città . Molte le cosa da vedere tra cui la cattedrale di San Giovanni che racchiude tesori inestimabili e bellissime icone e affreschi bizantini. Nella parte nord ( quella turca) è bello perdersi nelle vie del bazar o nel meraviglioso e antico caravanserraglio con le botteghe artigiane e i caffè tradizionali o al Buyuk Amman il bagno turco al momento in restauro. Certo non può mancare una visita alla Moschea Selimiye, del XIII secolo, è uno dei migliori esempi di architettura gotica del paese con il minareto aggiunto, e alla moschea Omaraye ( ex basilica degli Agostiniani). Avendo tempo si può visitare il Museo Bizantino ospitato nel palazzo arcivescovile. Noi, complice la bella giornata e la mancanza di tempo non siamo riusciti ad effettuare la visita. Per il pranzo avrete l’imbarazzo della scelta tra i numerosi ristorantini del centro storico situati nella zona greco-cipriota

Quando: fine aprile
Come: prenotazione del volo di linea Cyprus Airways+hotel ad Aya Napa tramite agenzia ( è possibile far da soli mediante il sito della Cyprus ma il costo finale risultava più alto ).
Trasporti interni: discreta rete di autobus. Noleggio biciclette economico ( pista ciclabile Aya Napa/ Capo greco piuttosto pianeggiante). Noi abbiamo optato per le escursioni costiere a piedi ( vedi sentiero E4 ) e il noleggio auto per 3 giorni effettuato in loco in quanto i prezzi sono più bassi e c’è un margine di contrattazione nel caso di noleggio superiore a due giorni. La rete stradale è in ottimo stato e ci sono diversi distributori di carburante ( prezzi allineati all’Italia) . Attenzione! a Cipro si guida a sinistra.
Guida consigliata : Cirpo - Lonely Planet ( euro 18,00)